Segui questi passaggi per accelerare il metabolismo
Lo stato metabolico del nostro organismo è influenzato da tantissimi fattori, tra i più importanti troviamo lo stato funzionale degli adipociti; i quali più sono grossi e ipertrofici e più secernono citochine infiammatorie che peggiorano la sensibilità all’insulina e alla leptina (ormone che diminuisce il senso della fame (effetto anoressizzante) e aumenta la spesa energetica, favorendo la riduzione del peso corporeo e della massa grassa).
Quando interrompiamo un determinato regime alimentare e riprendiamo a mangiare bruscamente, il nostro corpo trasforma particolari cellule staminali (pre-adipociti) in nuove cellule grasse. L’organismo attua questa strategia per salvaguardare la salute. È meglio avere tanti adipociti piccoli che pochi adipociti grandi. Il problema poi è che anche gli adipociti piccoli poi diventeranno adipociti grandi se continuiamo a mangiare troppo.
Questo è l’effetto Yo-Yo che coinvolge le tante persone che inseguono il proprio regime alimentare, lo raggiungono per un breve periodo e poi l’abbandonano. Questo continuo raggiungimento-abbandono-fallimento fa si che il nostro stato metabolico peggiori nel tempo. Per questo è importante, raggiunti determinati obiettivi, consolidarli, mantenerli e magari non cercare di raggiungere solo una forma pronta di “prova costume” che poi sarebbe effimera. Il tutto deve essere vissuto come un processo di continua acquisizione-costruzione e consolidamento. In questo modo prendendo il tempo fisiologico che occorre raggiungeremo il nostro obiettivo.
Importante non abbandonare mai l’impoverimento delle nostre cellule. Solo attuando deficit calorico (mangiando meno e muovendoci di più o entrambi) possiamo ottenere risultati soddisfacenti. Il problema è che man mano che stiamo in deficit il nostro corpo consuma meno calorie con l’attività fisica. L’errore da non fare a questo punto è voler tirare il corpo da troppe parti: o si riduce il volume di allenamento o non si eccede col deficit alimentare e si preserva il volume, altrimenti andremo ad instaurare tutti quegli adattamenti metabolici/ormonali/neurali, per cui si continua a fare fatica ma allo stesso tempo si continua a rimanere stabili.
Particolare importanza rivestono le fibre alimentari per il nostro benessere e per la nostra alimentazione. Le fibre velocizzano il transito delle sostanze tossiche nel nostro intestino, le chelano assieme ai Sali minerali e al glucosio, migliorando cosi i parametri ematici. Inoltre siccome la nostra capacità di mangiare è limitata, se mangiamo più frutta e verdura mangeremo di meno le altre cose, migliorando cosi il rapporto calorico e dei nutrienti. Il nostro metabolismo è governato da processi anabolici e catabolici. Quando i nostri muscoli crescono, quando accumuliamo glicogeno e grasso, prevalgono i processi anabolici. Al contrario quando si attiva il catabolismo abbiamo il processo inverso. L’ideale sarebbe attivare i processi anabolici sul muscolo e quelli catabolici sul tessuto grasso.
Ovviamente ricordiamo che a creare il catabolismo non è il cardio a digiuno ma un eccessivo deficit energetico cronico per avere un quadro soddisfacente che in nutrizione si considera con la perdita dei 2/3 della massa grassa.
CONCLUSIONI
La morale è quindi quella di fare le cose correttamente, senza volere il tutto e subito ma
lavorando attentamente su piccoli accorgimenti come: bilancio energetico, macronutrienti
e parametri allenanti (intensità e volume). Sapere quando responsabilizzarsi è saggezza,
essere in grado di farlo è coraggio, mantenerlo è dignità!!!